ACCORDO ITALIA – SVIZZERA: QUALI NOVITA’?

 

 

 

 

 

 

Dopo lunghe trattative di circa tre anni si è addivenuti all’accordo intergovernativo tra Italia e Svizzera per lo scambio di informazioni in materia finanziaria. L’intesa, che sarà formalizzata entro la fine di febbraio avrà come diretta conseguenza l’esclusione della Svizzera dall’elenco dei Paesi black list.

 

Novità ed effetti

Effetti sicuri si avranno sull’esito della contribuzione volontaria o “voluntary disclosure” resa operativa dalla Legge n. 186/2014 in materia di emersione e rientro dei capitali detenuti all’estero e autoriciclaggio. Essa prevede tra le altre cose, per i soggetti che regolarizzano i capitali esistenti da Paesi Black List, il raddoppio delle sanzioni e dei termini di accertamento. Grazie all’accordo Italia-Svizzera però, fino al settembre 2015 presentando richiesta all’UCIFI (Ufficio Centrale per il contrasto agli illeciti fiscali internazionali), vi sarà uno sconto su sanzioni e tempi di accertamento per coloro che aderiranno. Infatti, la Svizzera sarà considerata Paese facente parte della White List, anche se effettivamente ne farà parte solo dopo la ratifica del nuovo trattato sulla doppia imposizione da parte dei parlamenti dei due Paesi.

 

Si prevede una sostanziale modifica del Trattato bilaterale sulle doppie imposizioni nella parte relativa allo scambio di informazioni, adeguandolo agli standard OCSE. L’Amministrazione finanziaria avrà accesso ai conti detenuti dai contribuenti italiani. Non è prevista però la retroattività nelle procedure di accertamento che saranno esclusivamente su richiesta e, dal 2015 in poi, disponendo l’accordo esclusivamente per il futuro.

 

Fino al 2017, l’accesso ai dati avverrà dietro richiesta da parte dell’Amministrazione finanziaria e dalle Procure e non limitato ai soli redditi aventi natura finanziaria, ma ad ogni tipologia di reddito o ad imposte di qualsiasi natura. L’Agenzia delle Entrate, comunque, non richiederà informazioni su ogni singolo contribuente, ma esclusivamente sui soggetti che presentano un alta probabilità di rischio. Con l’automatismo della richiesta, che sarà messo in atto dal 2017, si prevede una richiesta in via esclusiva per i redditi di natura finanziaria.

 

Per approfondimenti restano a disposizione il Dott. Lorenzini e il Dott. Mautone ai consueti recapiti.

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Commercialista Revisore Legale - Export ed Internazionalizzazione